In questa guida spieghiamo come effettuare la registrazione del contratto di comodato d’uso.
Il comodato è un contratto disciplinato dagli artt. 1803 e seguenti del Codice Civile, con cui una parte, detta comodante, affida a un’altra parte, detta comodataria, un bene mobile o immobile a uso gratuito, quindi senza il pagamento di un corrispettivo, per fare in modo che lo utilizzi per un periodo, assumendo l’obbligo di restituire la cosa alla scadenza del termine pattuito. Qualora il contratto non abbia previsto alcuna scadenza, la cosa va consegnata immediatamente alla richiesta del proprietario.
Caratteristiche del Contratto di Comodato
Questo tipo di contratto è molto diffuso in ambito privato. Basta pensare ai genitori che concedono a un figlio di godere di un immobile, senza riscuotere da questi un canone mensile. Ma anche il permettere a un familiare di guidare la propria auto per un certo periodo di tempo e senza un compenso può essere considerato un altro caso di comodato d’uso.
I caratteri del comodato sono, quindi i seguenti.
-Gratuità, perché non deve essere previsto un corrispettivo. Fa eccezione il caso in cui il corrispettivo pattuito è così basso rispetto al valore effettivo di mercato del godimento del bene, che di fatto è come se questo fosse concesso a uso gratuito. Per fare un esempio si può pensare a un immobile di pregio in Piazza di Spagna, che il proprietario concede in comodato a un parente esigendo il pagamento di 50 euro mensili.
-Reale, perché si perfeziona con la consegna della cosa.
-Bilaterale, dove solitamente gli obblighi sono solo a carico del comodatario, mentre il comodante può essere chiamato a rispondere dei danni provocati al comodatario, in ragione dei vizi della cosa concessa in comodato.
Il contratto di comodato non prevede alcuna forma particolare per la sua costituzione, quella scritta si ha solo a fini probatori. Pertanto, la consegna del bene non riveste necessariamente alcuna forma solenne, ma può avvenire in qualunque modo che metta in grado il comodatario di godere della cosa. La forma del contratto di comodato, quindi, è libera.
Registrazione del Contratto di Comodato
Il contratto di comodato verbale non è soggetto a obbligo di registrazione, anche nel caso in cui abbia come oggetto beni immobili, a meno che non sia enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.. Questo non impedisce alle parti di procedere volontariamente alla sua registrazione, pagando l’imposta di registro di 200 euro, oltre che quella di bollo, che consiste in 16 euro per ogni quattro facciate del contratto.
L’Agenzia delle Entrate, con Risoluzione n.14/E/2001, ha precisato che il contratto di comodato avente come oggetto beni immobili è invece soggetto a registrazione in termine fisso nel caso in cui venga stipulato in forma scritta, indipendentemente dal fatto che si tratti di scrittura privata o di atto pubblico.
Se richiesta la registrazione in termine fisso, essa deve avvenire nei seguenti termini.
-Entro 20 giorni dalla data dell’atto, qualora non sua stipulato in forma notarile, ovvero se si tratta di scrittura privata autenticata. –Entro 30 giorni dalla data di stipulazione dell’atto, se redatto in forma notarile. In questo caso, la registrazione avviene tramite il Modello Unico Informatico.
-Entro 60 giorni dalla data di stipulazione dell’atto, qualora sia redatto all’estero.
Per effettuare la registrazione del contratto di comodato serve
-La firma in originale di entrambe le parti, in tre copie, di cui una va all’Ufficio.
-L’applicazione sul contratto di una marca da bollo da 16 euro per ogni 4 pagine del contratto da registrare. Tale procedura è richiesta per ogni copia del contratto da registrare, per cui dovreste tenere in mente che il costo va moltiplicato per tre. Le marche da bollo devono riportare data non successiva a quella di stipula del contratto.
-Compilazione del Modello 69, che può essere reperito sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che entrambe le parti devono firmare, anche tramite il soggetto delegato alla registrazione dell’atto.
-Il versamento dell’imposta di registro di 200 euro, tramite il modello F23, utilizzando il codice tributo 109T.
-Consegna all’Agenzia delle Entrate delle copie del contratto, del modello 69, del modello F23, unitamente a una copia delle carte di identità di entrambe le parti.
La disciplina appare quindi svantaggiosa sul piano burocratica per il comodante che voglia concedere un bene in godimento a terzi senza corrispettivo, dati i costi che dovrebbe fronteggiare per la registrazione del relativo contratto.
Mancata Registrazione del Contratto di Comodato
L’omessa registrazione del contratto di comodato può essere corretta con il ricorso al ravvedimento operoso. A questo proposito va precisato che fino al 2014 era consentito avvalersene a patto che
-La violazione non fosse già stata constatata
-Non fossero iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore
-Gli eventuali obbligati in solido fossero a conoscenza.
Oggi, però, il controllo fiscale non impedisce più il ravvedimento operoso fino alla notifica dell’accertamento o avviso di liquidazione, ovvero dell’atto impositivo.